Come fa un Popolo ad accettare la Guerra e a mandare i propri figli a morire in battaglia?
Il Ventennio Fascista, premessa del conflitto Mondiale, e l’analisi del comportamento degli italiani nel recente passato, offrono una risposta convincente.
Se un Popolo viene assoggettato a un Regime fondato sulla Propaganda e sul controllo ferreo dell’informazione, obbligato con la forza a comportamenti assurdi e irrazionali, se il dissenso viene represso e oscurato, quel Popolo diventa inetto, abulico, distratto, resiliente. La Resilienza, ovvero l’attitudine a piegarsi e subire senza ribellarsi, non è affatto un pregio ma la condizione tipica dello schiavo. Un popolo resiliente, addestrato a non pensare e ad obbedire finisce fatalmente per accettare tutto, anche di essere carne da cannone andando a morire al motto di Credere, Obbedire, Combattere! Si tratta di un film già visto e funziona.
Se quel Popolo ha Intellettuali, Giornalisti, Giuristi, Insegnanti piegati dalla propaganda, dal bastone o dalla carota lo si vedrà celebrare da eroe un poeta drogato, fanatico e libertino, la cui lussuria si alimenta anche col sangue dei soldati morti al fronte in nome di un’ideale dispotico e cretino. Quel Popolo seguirà acclamando un condottiero capace di entrare in guerra solo per procurarsi i morti ammazzati da spendere al tavolo dei vincitori. La Guerra, ora come allora, grazie alla propaganda, assurge a Valore, ad evento epico, inevitabile trasfigurando in positivo la sua vera essenza: la prova definitiva della Stupidità della Bestia Umana.
La guerra sui Media Occidentali è tornata ad essere l’argomento del giorno, l’apertura di tutti i telegiornali, Ucraina e Palestina, Palestina e Ucraina. La propaganda opera a pieno regime, coordinata e unidirezionale. Stanno aprendo una grande finestra di Overton, una tecnica sociologica che serve per abituarci a un’idea al momento assurda ma che grazie alla ripetizione, ossessiva e studiata, finisce per essere accettata. L’idea che ancora una volta i nostri figli possano essere chiamati a dare la vita per la Patria, in nome di un interesse più grande, il Loro.
Loro chi? Le Élite globalizzate e multimiliardarie che detengono le leve finanziarie del Pianeta, avendole ormai sottratte agli Stati. Una nuova Nobiltà, composta da Banchieri, Azionisti e Amministratori Delegati, governa il Mondo trasversalmente tramite classi dirigenti ridotte al ruolo di maggiordomi prezzolati. La narrazione esige, in perfetto stile hollywoodiano, di avere nel copione la figura del cattivo, il pazzo criminale, la Spectre, il nemico contro cui si batte l’Impero del Bene, autoproclamatosi tale. Il Popolo, ancora una volta accecato dalla propaganda, non vede che il Nemico di oggi, ha sacrificato oltre venti milioni dei suoi figli per la nostra libertà. Fino a ieri proprio quel Nemico ci ha regalato le sue risorse naturali a prezzi scontati contribuendo in modo determinante al nostro benessere.
La propaganda incombe, la finestra di Overton è spalancata, per abituarci all’ineluttabilità dello scontro, nascondendo l’unica vera ragione del conflitto, in realtà sotto gli occhi di tutti:
la progressiva caduta dell’Impero Americano!
Un mondo multipolare, “non sa’ da’ fare“, è questo l’imperativo che sta alla base di tutto e se per questo è necessaria la Terza Guerra Mondiale che guerra sia!
Possibile siano così pazzi da andare verso una Guerra Nucleare? Certo che no, non sono stupidi. Ci stanno abituando a una guerra per procura, combattuta in territori circoscritti da popolazioni sacrificabili e con armi tradizionali. L’Ucraina è il primo avamposto di questa guerra moderna e spezzettata. Una terra e un popolo sacrificati sull’altare degli interessi Atlantisti in una conflitto per procura tra l’Impero Americano, in lento disfacimento, e il nuovo blocco economico-militare rappresentato da Russia, Cina, India. A breve anche altri popoli, oltre a quello Ucraino, potrebbero diventare sacrificabili in questo scenario di guerra 2.0. Italiani ed Europei sono già stati avvertiti dal molto ubbidiente Macron che parla apertamente di impegno di truppe NATO in uno scenario di guerra prossimo venturo. Da noi in Italia si parla addirittura di ritorno alla leva obbligatoria. Cosa risponderà l’italiano medio, raccolto stavolta in una piazza Venezia mediatica, il giorno della chiamata alle armi? Penso a quella maggioranza di Italiani resilienti e ubbidienti ai diktat vaccinali pena la perdita del lavoro. Quando gli chiederanno la vita dei loro figli saranno in grado di resistere o correranno nuovamente presso i centri vaccinali trasformati per l’occasione in Centrali di Arruolamento? Quando un guitto modello Zelesky in salsa spaghetti, investito di pieni poteri, ordinerà ai nostri figli di sacrificarsi per la patria chi resisterà? I veri eroi saranno anche stavolta quelli che a proprio rischio e nocumento non si piegheranno e saranno tacciati nel frattempo come disertori, come NO-WAR. Lotteranno per non mandare i loro figli in guerra, non in quella dell’Élite, ma combatteranno rischiando tanto, forse di più che al fronte, e sarà solo grazie a loro se riusciremo a fermare questa nuova follia globale.
Mio figlio in guerra non ci andrà ed è per questo che combatterò e che anche lui combatterà al mio fianco!