Centinaia, migliaia, milioni, miliardi
Tanti ne accumulo e non sono mai tanti
Non c’è un mi basta, non c’è un respiro
nel mio incessante dorato martirio.
Rolex, Bugatti, Ferrari e gioielli,
oro, cristalli, smeraldi ed argento,
ma sempre un tormento mi strazia la mente,
nemmeno la mia grande e immensa fortuna potrà mai comprare il vero tesoro,
il gioiello più bello: Un’attimo ancora!
Un attimo ancora in quest’universo caduco e ormai perso
Tu femmina e Dea,
compagna ed amante
da sola capace di farmi scordare il fio fatale che attende più in là.
Dammi follia e poi allegria
Travolgimi pure, colpiscimi ancora
Regalami tu quell’attimo in più
un altro attimo, un sol attimo in più!
Lo so è una follia,
una pazza mania
ma nemmeno il pregante ha in dono l’oblio e il divino conforto che puoi dare tu.
Un attimo in più di vissuto terreno,
di esistenza cosciente,
di vita immanente,
in fuga costante dal destino incombente che attende più in là.
Un Cosmo gigante, inutile e vuoto se privo di te che manipoli il tempo.
Amori e ricchezze, amici e compari io tutto questo lo posso comprare,
ma e’ un’ Illusione e non ti rincuora
Amore di plastica, affetto pagato, un godimento che cela il tormento per la fine banale,
vero istante fatale
se non ci sei tu.
Michele Signa