La Storia è importante! Conoscere come sono andati gli avvenimenti nel passato aiuta a comprendere cosa probabilmente accadrà in futuro. Quando si sono volute imporre Riforme impopolari a danno dell’ Economia italiana e dei suoi cittadini si è sempre operato secondo questo schema:
1) Sono state presentate dai Politici e dai Media, a reti unificate, come innovazioni positive, portatrici di benessere e modernità.
2) Sono state sostenute e attuate principalmente dai partiti cosiddetti di Sinistra perché accreditati, almeno sulla carta, di un DNA a favore dei lavoratori e delle classi meno abbienti.
Dagli anni novanta ad oggi ecco un elenco di cosa, tutti Partiti, accodati ai Partiti di Sinistra, ci hanno regalato spacciandole come Riforme a favore dei Cittadini:
A) Privatizzazione selvaggia delle principali Aziende a partecipazione statale fino ad allora fiore all’occhiello dell’economia italiana e privatizzazione di gran parte dei Servizi Pubblici essenziali: Telefoni, Autostrade, Energia, Trasporti, Sanità ecc. ( Prodi, Draghi, D’Alema, Bersani ecc.)
B) Abbandono della nostra Moneta di Stato, la Lira, a favore di una Moneta straniera, l’Euro, che il Governo italiano non può emettere ma solo prendere a prestito pagando interessi da usura ai Mercato Finanziari( Prodi e tutto l’arco parlamentare dopo il repulisti di Mani Pulite, guarda caso nel 1992, anno della firma del trattato di Maastricht, del Britannia, delle stragi di Falcone e Borsellino).
C) Imposizione di assurde regole di Austerity per reggere il sistema della Moneta Unica, ridurre il fantomatico Debito Pubblico, denominato adesso in Euro, una Moneta Straniera. Conseguente drastica riduzione della spesa dello Stato per impoverire scientificamente l’economia Italiana. L’obiettivo, perfettamente raggiunto, era sottrargli Aziende e Marchi prestigiosi e azzerare la competitività delle Aziende italiane sui mercati Europei e mondiali, (Prodi, Amato, Ciampi, Berlusconi sotto ricatto e il supercommissario Mario Monti).
D) All’ indomani del crollo del Muro di Berlino, ulteriore cessione di Sovranità Politica, tramite l’adesione a quel mostro giuridico che si è rivelata essere l’Unione Europea (Prodi, Ciampi, Napolitano ecc.). Sovranità Politica già abbondantemente compromessa dalla colonizzazione Americana del dopoguerra,
E) Cancellazione dell’articolo 18, precarizzazione del mercato del lavoro, allungamento dell’età pensionabile, delocalizzazioni e globalizzazione senza regole a protezione dell’economia e delle Aziende che operano sul territorio italiano (Prodi, D’Alema, Letta, Renzi, Padoa Schioppa, Fornero, Monti ecc.)
F) Pressione Fiscale portata a un livello talmente alto da deprimere fatalmente i consumi interni e terremotare la competitività delle Aziende Italiane( hanno contribuito tutti i partiti dell’arco parlamentare).
Adesso è la volta del salario minimo!
Lo presentano, sempre a reti unificate, come l’ennesima buona Riforma, considerando lo stato in cui è ridotto il mercato del lavoro caratterizzato, dopo le Riforme di cui sopra, da: precariato spinto, contratti a singhiozzo, lavoro nero e paghe da fame. Ben venga quindi una norma che fissa un salario minimo e che quindi appare come cosa buona se non fosse per un “MA” grosso quanto una casa!
Le cose infatti andranno esattamente all’opposto di quello che ci raccontano!
Il lavoro nero e sottopagato continuerà ad esistere anzi sarà incentivato visto che regolarizzare un lavoratore costerà di più. “Ma” il vero obiettivo, quello che non ci dicono, è di riuscire a ridurre il salario di tutti quelli che oggi hanno una paga oraria superiore al fantomatico salario minimo riuscendo nell’impresa di portare il salario di tutti “Al Minimo“.
Le riforme del mercato del lavoro degli ultimi trent’anni infatti convergono tutte in una sola direzione: ridurre il costo del lavoro e quindi ridurre i salari e il reddito degli italiani per essere competitivi sui mercati globalizzati. Ovvero cinesizzare la manodopera italiana privandola al contempo dei diritti ottenuti in decenni di lotta sindacale, quando i Sindacati ancora esistevano prima di essere corrotti e asserviti alle Élite Finanziarie.
In sintesi il salario minimo, tanto sostenuto dalle sinistre e dai loro cloni, l’attuale M5S, non serve ad aumentare i salari dei sottopagati ma ad abbassare quelli di chi ancora prende uno stipendio dignitoso!
Non è e non sarà un SALARIO MINIMO ma UN MINIMO SALARIO!