Almeno quanto lo è osservare cittadini del Sud che sostengono e votano Lega.
Ma il Toro a differenza dei leghisti del Sud, non vota e nemmeno è consapevole del tragico destino che lo attende. La lega è nata con l’obiettivo dichiarato di privilegiare il Nord a spese del Sud al grido di “Prima il Nord”.
Vuole mantenere il Nord legato al nord Europa e non finire nel buco nero di miseria e recessione a cui l’Italia e in generale i paesi del sud Europa sono stati destinati. Da chi? Da chi ci ha fatto aderire ai Trattati Europei e alla Moneta Unica e ha così reso scarse le risorse a disposizione degli Italiani. Lo Stato italiano infatti non emette più la sua Moneta, usa una moneta straniera, l’Euro, scarsa perché, non potendola emettere, se la può procurare solo pagando interessi da usura. La scarsità ha innescato la competizione per accaparrarsi le poche risorse disponibili e ha scatenato una guerra civile tra Nord e Sud. Guerra economica e sociale ma sempre guerra. Sanno i leghisti del Sud che cosa è l’Autonomia differenziata, il principale obiettivo dei leghisti del Nord? Capiscono che mira a congelare la ripartizione delle risorse tra le Regioni in proporzione ai finanziamenti ricevuti storicamente? Chi storicamente ha ricevuto poco continuerà a ricevere poco e viceversa. Il Sud sotto-industrializzato, sotto-infrastrutturato, sotto-finanziato, dall’Unità d’Italia fino ad oggi, sarà condannato ad esserlo per sempre. Nel frattempo si spopola, perché i suoi giovani devono pur mangiare e si impoverisce ancora di più. Le sue risorse vengono espropriate senza ricadute positive sul territorio e contribuiscono prevalentemente ad alimentare il ricco Nord. La Basilicata, ad esempio, ricca di petrolio, acqua e sterminate aree coltivabili, è tra i territori più poveri d’Europa. Se la Lega e in generale i Partiti Nord-centrici o Nord-sudditi, quindi praticamente tutti quelli oggi in Parlamento, proponessero il superamento dei Trattati Europei e della Moneta unica, eliminando i presupposti che rendono le risorse scarse per l’Italia, allora votare per i vecchi partiti o per la Lega sarebbe plausibile. Ma non oggi, non con tutti i partiti sottomessi al vincolo esterno dei Trattati e dell’Euro, lontani cent’anni dal perseguire il riscatto dell’Italia dalla sua condizione di colonia. Lode al Toro quindi che non accetta il suo tragico destino e combatte nell’arena, riuscendo a volte perfino a incornare il suo carnefice. Biasimo a noi meridionali inconsapevoli, sudditi, inerti e obbedienti ai nostri aguzzini, italiani ed europei.