Dieci cani vengono addestrati alla ricerca e riporto di un osso. L’addestratore nasconde otto ossa e da il comando di recupero. I cani scattano prontissimi e otto di loro tornano con un bell’osso stretto tra le mandibole. Il problema sono i due esemplari che non sono stati capaci di riportare l’osso. Per tutti allora si organizza una nuova sessione di addestramento in cui si approfondiscono le tecniche olfattive di ricerca e si rafforza la volontà nel raggiungere l’obiettivo sottoponendoli anche a prolungati cicli di digiuno. Subito dopo si nascondono nuovamente otto ossa e si lanciano i cani per la ricerca. Il miglioramento è evidente per la baldanza e la prontezza con cui gli animali trovano e scavano i bersagli ma ancora una volta due di loro tornano senza ossa. Per migliorare ancora la prestazione del branco si decide di ricorrere all’aiuto di un addestratore di fama mondiale, vincitore di premi e parecchio famoso nell’ambiente degli addestratori di cani. Egli, dietro lauto compenso, adotta con il branco le più recenti e innovative tecniche, ricorrendo persino alla frusta e al ricatto senza però trascurare ancor più lunghi periodi di digiuno. Solo dopo, con i cani ridotti ormai a pelle e ossa, sbavanti e affamati come non mai, provvede a nascondere le otto ossa e lancia i dieci cani alla ricerca. Gli animali partono a razzo seguendo la lieve traccia olfattiva lasciata dalle ossa e bramosi di affondare i denti in quella polpa dura ma succulenta. Grande è lo stupore degli astanti, accordi numerosi ad assistere alle gesta del grande e famoso addestratore vedendo tornare ancora una volta ben due cani senza il tanto sospirato osso. A questo punto il pubblico, non senza scoramento, abbandona il campo di gara e si accomoda in una vicina sala convegni riservata per metà a un ricco buffet offerto per loro dagli organizzatori della caccia. Mentre si accostano al buffet possono osservare l’altra metà della sala da dove si ode distintamente provenire l’eloquio di un forbito oratore che sta tenendo un corso di formazione per un gruppo di disoccupati. Il bravo formatore afferma che ottenere un lavoro non è difficile come sembra purché si abbiano le giuste competenze e la volontà di riuscire. Motivazione e competenze sono sufficienti per raggiugere l’obiettivo. Un bimbo che aveva assistito alla scena dei cani a questo punto inizia a ridere e ad alta voce, rivolto al papà grida” Papi ma se ci sono solo otto posti di lavoro e dieci disoccupati, due resteranno sempre senza lavoro, è vero?”. Tutta la sala immediatamente ammutolisce e gli sguardi si concentrano verso il famoso addestratore che impercettibilmente inizia a muoversi verso l’ingresso della sala e poco dopo si dilegua inseguito dagli insulti degli astanti.